Un’operazione da affidare ad esperti del settore che lavorino in sicurezza
Con l’arrivo delle piogge autunnali, alla fine dell’estate, un’attenta cura del condominio non può prescindere dalla pulizia delle grondaie e dei canali di scolo. L’operazione, da affidare a professionisti preparati e attrezzati, va effettuata annualmente.
Il periodo migliore è la fine dell’estate, anche se l’ideale sarebbe prevedere due interventi da effettuarsi con cadenza semestrale in primavera e autunno.
In particolari condizioni ambientali, ad esempio in presenza di storni o di alberi ad alto fusto, è indispensabile intervenire con più frequenza, per essere sicuri che non si presentino ostruzioni che impediscano il regolare deflusso delle acque piovane. Altro fattore da tenere in considerazione è l’aumento delle precipitazioni di forte intensità..
Curare la pulizia delle grondaie può evitare la possibilità che si verifichino danni sulle parti comuni, ad esempio le facciate, e nelle parti private. Le infiltrazioni e la formazione di muffe possono essere una diretta conseguenza di una cattiva manutenzione.
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Chi paga le pulizie delle grondaie?
Anche se non espressamente citate nell’art. 1117 del c.c., dalle molteplici pronunce giurisprudenziali, è assodato che le grondaie sono da considerare parte comune e come tali sono soggette all’articolo art. 1123, primo comma, secondo il quale «le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione».
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