Tag: morte dell’amministratore

25 Feb 2017

Cosa succede al condominio se l’amministratore muore?

Il codice civile non disciplina l’eventualità che questo accada ma…


Ebbene si, anche gli amministratori possono morire, con conseguenze destabilizzanti per il condominio.

Il codice civile non si preoccupa di disciplinare specificatamente questo nefasto evento, mentre stabilisce i casi di nomina, rinnovo, revoca, dimissioni e durata dell’incarico. Per questo bisogna risalire al rapporto che lega l’amministratore ai condomini e che si esplicita nel “contratto di mandato”. Nel caso specifico, trattandosi di un rapporto professionale, il mandato si estingue con la morte del mandatario.

Defunto l’amministratore, ovviamente, l’attività del condominio non si estingue e i rapporti in essere con i fornitori proseguono.  La legge prevede che gli eredi, se sono a conoscenza del mandato, debbano dare prontamente notizia al mandatario, il condominio, cercando di tutelane gli interessi.

Venuti a conoscenza dell’accaduto, essendo cessato l’incarico per causa di forza maggiore, ciascun condomino può convocare l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore. Il nuovo incaricato si rivolgerà agli eredi per la consegna della relativa documentazione del condominio e per riprendere l’attività ordinaria e straordinaria.

In attesa della nomina, gli eredi non possono proseguire l’attività del defunto amministratore, non potranno quindi eseguire le delibere approvate quando il vecchio amministratore era vivo o accettare ed erogare pagamenti per conto del condominio.

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