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26 Ott 2019

Quando scadono i debiti condominiali non pagati?

C’è differenza nei termini di prescrizione tra spese ordinarie e straordinarie?


  • Debiti per spese condominiali ordinarie

Le quote condominiali della gestione ordinaria (pulizia delle scale, utenze, giardiniere, etc.) sono dovute con cadenza annuale. Secondo il codice civile gli importi ricorrenti che hanno una scadenza breve, di un anno o anche meno, si prescrivono nell’arco di 5 anni. Ma a partire da quando?

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Il termine di prescrizione per i debiti condominiali decorre dal momento in cui viene deliberato il piano di riparto proposto dall’amministratore che ha l’obbligo di recuperare il credito entro 180 giorni da quando è stato approvato il piano di spesa.

Secondo l’art. 1129 c.c. “salvo che sia stato espressamente dispensato dall’assemblea, l’amministratore è tenuto ad agire per la riscossione forzosa  delle somme dovute dagli  obbligati entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito esigibile è compreso”, anche ai sensi dell’articolo 63, primo comma, delle disposizioni attuative “per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea, l’amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, può ottenere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi”.

Se l’amministratore non si attiva per il recupero del credito rischia la revoca. Le modalità da seguire richiedono esplicite formalità: l’amministratore deve richiedere il saldo del debito con l’invio di una raccomandata o di una pec. Così facendo interrompe i termini della prescrizione che ripartono dalla notifica della messa in mora. Qualsiasi altro mezzo utilizzato per sollecitare il condomino moroso, e-mail, telefonata, messaggio, non ha valore legale.

Se ad avere il debito con il condominio è un inquilino, che non è un condominio, i termini si accorciano. L’inquilino per il condominio è come se non esistesse, il debitore finale sarà infatti sempre il proprietario che ha due anni per recuperare il credito richiedendo un decreto ingiuntivo.

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Spese condominiali straordinarie

Se sono state deliberate spese straordinari per lavori, che possono anche essere molto onerosi, queste sono in genere un una tantum. Non si tratta quindi di quote periodiche da versare annualmente. In questo caso il codice civile prevede che il debito si prescriva nell’arco di dieci anni a decorrere dalla delibera di approvazione dei lavori e del piano di riparto.